Non litigare mai non è affatto indice di un buon rapporto di coppia. Esistono coppie stabilmente insoddisfatte ma incapaci di lasciarsi: è come se i partner sentissero di non poter stare né con il coniuge né senza.

Il conflitto è un momento inevitabile e costruttivo all’interno di un rapporto di coppia. Quello che è importante è evitare che esso diventi distruttivo e, per questo è necessario imparare ad esprimere anche la rabbia in modo assertivo. Spesso il lavoro con le coppie è incentrato su questo. L’alternativa al divieto di manifestare il conflitto spesso è il conflitto mascherato, quello che si esprime in modo sotterraneo, attraverso per esempio il sarcasmo, i comportamenti passivo-aggressivi, o attraverso veri e propri sintomi o patologie, come la frigidità, l’impotenza, la depressione, l’alcoolismo, ecc. La coppia è un sistema, cioè è più della somma delle parti, ciò comporta che:

  • ci si influenzi a vicenda più di quanto si pensi;
  • dobbiamo imparare a sostituire il concetto di causa-effetto con quello di circolarità;
  • nella coppia si comunica di più attraverso la Comunicazione Non Verbale che attraverso la Comunicazione Verbale (dunque si può comunicare anche senza esserne consapevoli).

La comunicazione nella coppia

In un rapporto di coppia sono molte le comunicazioni tese a definire il rapporto, proprio per la sua natura fluida che determina la necessità di continue ridefinizioni. Non sempre però questo genere di comunicazioni è consapevole e viene  fatto in maniera esplicita. Allora le cose si complicano.

Per avere delle relazioni di coppia soddisfacenti e costruttive sono necessari:

  • la differenziazione del Sé dalla propria famiglia di origine;
  • la separazione dalle precedenti relazioni;
  • la capacità di esprimersi in maniera assertiva invece che passiva o aggressiva;
  • avere una buona stima di sé;
  • la capacità di riconoscere le proprie emozioni, i propri bisogni e desideri;
  • saper fare richieste chiare all’altro;
  • avere rispetto dell’altro ed essere disponibili a negoziare

Gestire un conflitto di coppia

Le seguenti regole benchè non sufficienti a risolvere le problematiche di coppia, sono tuttavia un utile guida per non farsi del male durante un litigio:

    1. determinare l’oggetto della controversia, cioè definire esattamente l’argomento;
    2. limitare l’oggetto della controversia, cioè non proporre più di un’accusa alla volta;
    3. non interrompere, bensì ascoltare fino in fondo;
    4. quando si viene accusati non ritorcere un’accusa diversa (es.: perché sei tornato così tardi? E tu perché spendi tanti soldi nei vestiti?);
    5. concordare il luogo e il tempo, non iniziare a parlare mentre l’altro è occupato o sta per uscire;
    6. evitare di fare ricorso al “museo coniugale”; anche per questo è importante dire subito le cose che non ci vanno bene;
    7. tenere le distanze (quando siamo arrabbiati non vogliamo l’altro vicino);
    8. non superare la soglia di vulnerabilità dell’altro (il suo punto debole);
    9. considerare il litigio come la conseguenza di qualcosa che accade dentro un sistema e dunque pensare sempre anche al nostro contributo e non solo a quello dell’altro;
    10. parlare delle nostre emozioni e dei nostri bisogni insoddisfatti piuttosto che accusare.

Le ragioni dello stare insieme

Talvolta succede che le premesse che stanno alla base del progetto costitutivo della coppia siano piuttosto fragili. Spesso la coppia si forma intorno alla aspettativa di uno o di entrambi i partner di trovare nell’altro il complemento perfetto a se stessi. Altre volte nella propria formazione la coppia si porta dietro, senza esserne consapevole, i conflitti della generazione precedente. Altre volte ancora l’illusione è quella di poter raggiungere insieme l’età adulta.

In questi casi se il partner non accetta di stare dentro una tale illusoria aspettativa è probabile che scoppino delle liti, ma qui il lavoro è da fare è a livello individuale e non di coppia. In questi casi cioè sarebbe necessario che la persona affrontasse un percorso  di psicoterapia personale  per  elaborare le proprie problematiche.

“Sto con te perché posso stare senza di te” e non “Sto con te perché non posso stare senza di te”. La dimensione della libertà di scelta è alla base di un buon rapporto di coppia.